Come caricare una caravan: bilanciamento
Al momento di caricare una caravan dobbiamo sempre ricordarci di bilanciare le masse. Immaginiamoci un'altalena di tipo basculante, con un fulcro centrale sul quale è imperniata una trave oscillante, ai cui estremi si siedono i bambini. Se invece di un bambino ad un estremo si sedesse un adulto il gioco non funzionerebbe, perché ci sarebbe un peso eccessivo da una parte. Così con la caravan: se caricassimo troppo la parte anteriore, il rimorchio penderebbe troppo in avanti e sbilancerebbe l'automobile in viaggio.
Una volta caricata, la caravan deve stare perfettamente orizzontale, per rendersene conto basta osservarla ad una certa distanza quando è agganciata all'auto, oppure utilizzare appositi sistemi di misurazione del carico sul gancio. È quindi utile inserire il più possibile i carichi nella zona centrale, dove c'è l'assale con le ruote.
Ovviamente questo è difficile, anche perché le maggiori zone di carico (i gavoni) sono generalmente nella parte anteriore e in quella posteriore. Cerchiamo dunque di bilanciare i carichi, così da avere lo stesso peso, più o meno, nella zona anteriore e in quella posteriore. Ma dobbiamo prestare attenzione anche ai carichi laterali: capita di vedere caravan che, osservate da dietro, pendono da una parte perché su un lato insistono i pesi maggiori.
Una caravan non bilanciata non ha problemi a bassa velocità, ma quando la velocità inizia a salire oltre i 40 km/h i problemi possono sorgere. È inoltre buona cosa evitare di appesantire troppo la caravan nella parte alta, perché è sempre bene abbassare il baricentro. Evitiamo di viaggiare con la cucina stipata di bottiglie e scatolame e, se possibile, non viaggiamo con il serbatoio dell'acqua pieno.
Se nella parte anteriore avremo caricato due bombole del gas, la ruota di scorta e tre biciclette, dovremo equilibrare il carico nella parte posteriore, magari con la sacca della veranda. Ma attenzione a non superare la massa massima prevista in fase di omologazione: rischiamo di prendere delle multe e di non essere risarciti in caso di incidente, ma anche di allungare gli spazi di frenata o addirittura piegare il telaio.